Regia: Giulia Berto
con: Giulia Berto e Rita Laforgia
Voci: Irma Ridolfini, Paolo Zaccaria e Raffaele Folino
Ass. tecnica: Gioele Minati
Jupe Culotte è il primo lavoro del duo teatrale Berto_ Laforgia
Jupe Culotte racconta la storia di due donne che vivono un forte cambiamento sociale avvenuto nel dopoguerra: il diritto di voto per tuttə e la possibilità anche per le donne di essere protagoniste della politica italiana.
Una delle due è Rosa Costantini, personaggio di fantasia. È una ragazza cresciuta in campagna, contadina e con una minima istruzione. Per un
evento fortuito viene a sapere che il 2 giugno 1946 ci saranno il referendum e le elezioni politiche e che anche le donne maggiorenni potranno votare.
La sua ingenuità la porta a credere che quest’azione come una magia cambierà radicalmente la sua vita. Dopo una momentanea delusione,
comprenderà che il cambiamento personale avviene lentamente e che il voto è solo uno dei mezzi per migliorare la propria situazione.
La seconda donna è un personaggio storico, Lina Merlin. Una donna che ha studiato all’università di Padova e ha deciso di andare ad insegnare in provincia, considerando l’educazione la prima arma da fornire ai meno abbienti.
Lei conosce molto bene l’iter che ha portato al 2 giugno 1946, ha partecipato attivamente durante la seconda guerra mondiale ai movimenti partigiani milanesi e ora le si prospetta un futuro in politica: il suo partito, quello dei socialisti, le ha proposto di essere una delle candidate all’assemblea costituente. La carriera di Lina sarà lunga e ricca di ostacoli e la storia la ricorderà per quella famosa legge Merlin che portò all’abolizione delle case chiuse, traguardo che non sarà ricordato nella nostra storia.
La vita delle due donne si interseca proprio in quel 2 giugno 1946, fuori dai seggi elettorali, e il loro confronto vuole essere un dipinto fresco ma sincero della vita di quegli anni difficili, una riflessione sul valore del diritto al voto e un mezzo per ricordare i principi fondamentali della nostra Costituzione.
La storia di Rosa è quindi la storia di una piccola ma significativa conquista personale che renderà libera lei stessa e di conseguenza i suoi figli e le generazioni a venire, una storia fra tante ma non per questo priva di valore, una storia di fantasia che nasce tuttavia dai racconti delle nostre nonne.
La storia di Lina invece è tratta parzialmente dall’autobiografia di Lina Merlin “La mia vita” e dalla biografia “La senatrice Lina Merlin: un pensiero operante” di A.M. Zanetti. Il coraggio e la caparbietà di questa donna hanno regalato alla nazione maggiore libertà e dignità, è per noi quindi uno di quei modelli del passato che sentivamo il bisogno di ricordare e raccontare.
Giulia Berto, attrice diplomatasi all’accademia Scuola di Formazione Attori di Torino dove ha studiato danza, canto e recitazione. In seguito alla formazione accademica si è formata studiando con Andrea Battistini, Maria Consagra, commedia dell’arte con la Fraternal Compagnia (BO), animazione teatrale e pedagogia con Carlo Presotto, doppiaggio con Danilo Bruni e Donatella Fanfani e teatro fisico con Ginevra Scaglia.
Ha lavorato a teatro con Andrea Battistini in “Lisistrata”, con Ivan Fabio Perna in “Voglio vivere così” e con la regista Katerina Kokkinos Kennedy in “Non posso credere stia succedendo ancora” (Produzione I.DR.A- Brescia). Dal 2015 fa parte dell’associazione Yana per la quale ha scritto, diretto e interpretato la commedia “L’ascensore” e lo spettacolo di teatro ragazzi “Lo sai che le formiche spostano gli elefanti”. Ha lavorato inoltre per Dimensione Eventi, per la produzione americana Sparking Zone, per il Teatro Regio di Torino ed è attrice del cast fisso di “Misteri in Villa”, format teatrale di ideazione e regia di Raffaele Folino. Al teatro affianca il lavoro davanti alla telecamera con ruoli da protagonista come in “Pita”, cortometraggio per la regia G.Sheepard – Rubik Production (GE), “Non preoccupatevi per me se fuori piove”, videoclip per la regia di V.Brini e nello spot “Interrent- Italia” per la regia di L. Cerlini – Secret Wood (BS). È inoltre ideatrice del progetto “T.in.C- Teatro in classe”, lezioni/spettacolo rappresentate dal 2015 ad oggi in numerosi istituti e licei di Torino e provincia, e del festival di teatro ragazzi “Fantasticherie Festival” che dal 2018 si
svolge a Jesolo (VE).
Rita Laforgia nasce a Putignano (BA) il 26/01/1985. Consegue con particolare merito il diploma di attrice di prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Si forma con Vittorio Franceschi; Claudia Busi; Pierre Byland; Marco Cavicchioli; Walter Pagliaro; Gabriele Tesauri; Fabrizio Milani. Post diploma con: Elena Bucci , Claudio Morganti, Maricla Boggio, Maurizio Scaparro, Pasqale Scialò. Consegue nell’A.A. 2005/2006 la laurea di Primo livello in Organizzazione Teatrale presso L’università degli Studi di Firenze discutendo la tesi : Gian Maria Volonté e il Teatro. Il teatro di Gian Maria Volonté con votazione 106/110. Frequenta un corso di teatro di figura alla “Casa di Pulcinella” di Bari: nello specifico apprende alcune tecniche di costruzione di marionette e burattini con Michele Panaro per poi sperimentarne delle proprie; apprende delle tecniche di narrazione di teatro di figura e sviluppa questa propensione con Gianni Franceschini. Subito dopo il diploma recita con Vittorio Franceschi ne Il fanciullo allegro debuttando al Teatro Stabile di Bologna “Arena del Sole”. Successivamente fonda “L ’Associazione culturale Nahia” e “La Palestra Teatrale Meninger”, attive dal 2012 dove ha lavorato come attrice e organizzatrice. Persegue la strada del teatro di narrazione: realizza lo spettacolo di teatro di narrazione Linee D’ombra prodotto nel 2016 dall’Associazione Culturale Buco Boom di Noci (BA). Il secondo progetto di scrittura personale è il testo inedito Il cerchio intorno a sé con il quale è arrivata in semifinale al “Concorso Maldipalco 2016” presso il Tangram Teatro Torino, e finalista al Festival Incanti “Figure in viaggio” nel 2018. Nel 2018 viene scritturata ricoprendo il ruolo di Alcmena nello spettacolo Anfitrione regia di Cristiano Roccamo (produzione “Plautus Festival”Sarsina-Plauto nelle scuole-Progetto patrocinato dall’Unesco tournée da gennaio 2018 a fine aprile 2018). Lavora nel 2014 e nel 2015 scritturata come attrice per il Museo Archeologico di Paestum (SA) per le rassegne estive presso il Tempio di Nettuno di Paestum occupandosi di teatro antico.
Attualmente lavora per l’Associazione Terra Vergine come attrice nello spettacolo L’ascensore testo e regia di Giulia Berto e lavora come attrice in Misteri in villa gioco interattivo teatrale. E’ stata finalista del “Premio Hystrio alla Vocazione” nel 2013 e nel 2010 ha vinto con Michele Pagliai il secondo posto al Festival delle Arti di Bologna.
Lavora per la televisione, recitando in due episodi di I delitti del bar Lume con Filippo Timi, per la regia di Eugenio Cappuccio e nella fiction Sacrificio d’amore per la regia di Alessandro Capone, Giovanni Barbaro con un piccolo ruolo.