Il primo appuntamento della stagione 2022-2023 di CineMaffei, l’appuntamento con il cinema d’autore e di impegno del mercoledì sera del cinema teatro Maffei di via Principe Tommaso 5, a Torino, sarà un evento speciale organizzato in collaborazione con il festival Cinemambiente e pensato per celebrare il World Animal Day.
Mercoledì 5 ottobre a partire dalle 20,45, una selezione di sei cortometraggi a tema animali tra i migliori selezionati alle ultime edizioni del festival, che tornerà nel giugno 2023 sotto la Mole con la sua 26^ edizione.
Un piccolo giro del mondo, tra animali in pericolo e altri a loro agio nel loro habitat, osservati nei loro ambienti e nella loro interazione con gli esseri umani, costretti incolpevoli a far fronte ai cambiamenti climatici e all’inquinamento.
Dal Camerun de “La foret d’Ebo”, diretto dall’italiano Paolo Sodi, al Canada di “Nuisance bear”, dall’India di “Tungrus” all’Iran di “On the cover”, dalla Guyana francese di “Fracas” alla Siberia di “Haulout”, il viaggio si farà comodamente seduti in platea. E si potranno conoscere gorilla e orsi polari, galli e scimmie, pavoni e trichechi: un’esperienza unica, per celebrare il World Animal Day (la data ufficiale è il 4 ottobre) al Maffei in compagnia del più importante festival dedicato all’ambiente in Italia e in Europa, diretto dalla sua fondazione da Gaetano Capizzi.
Sarà presente in sala a introdurre la serata la programmatrice del festival Lia Furxhi.
“La foret d’Ebo” di Paolo Sodi – 9′, Italia, 2021
Nel 2016 il team del progetto di ricerca sulla Foresta pluviale di Ebo, in Camerun, ha installato venti telecamere nella sua area montuosa, estesa per circa 15 miglia quadrate. Questa foresta, infatti, ospita fino a 25 di quelle che potrebbero essere le sottospecie di gorilla più rare. Tuttavia, essa è anche rappresentativa della crescente minaccia verso le sue comunità indigene, i cui diritti vengono sempre più ignorati a favore di pratiche di sfruttamento del territorio.
“Nuisance bear” di Jack Weisman & Gabriela Osio Vanden – 13′, Canada, 2021
Churchill è una cittadina costiera nel nord del Canada situata lungo il percorso migratorio degli orsi polari. Ogni anno folle di turisti, armate di cellulari e macchine fotografiche, attendono il momento propizio per immortalare in uno scatto quegli orsi, che, arrancando come fossero intrusi, cercano in qualche modo di attraversare la città. Dal canto loro, gli agenti per la vigilanza della fauna selvatica
garantiscono protezione alle persone, lanciandosi in inseguimenti pieni di suspense. La storia di due mondi in collisione mostrata dalla prospettiva di questo animale, la cui vita è sempre più a rischio.
“Tungrus” di Rishi Chandna – 13′, India, 2018
La vita tranquilla di una famiglia agiata della periferia di Mumbai, sconvolta da un gallo piuttosto eccentrico e irriverente. Accolto da pulcino come compagno di giochi per i due gatti, cresciuto, l’animale impone la sua supremazia spingendo l’amorevole famiglia all’inevitabile conclusione: come liberarsi dell’ingombrante e alquanto particolare animale domestico?
“On the cover” di Yegane Moghaddam – 4′, Iran, 2018
Un fotografo naturalista si inoltra nella foresta e con grande sorpresa assiste a un fenomeno inconsueto: un gruppo di animali si mette in posa davanti al suo obiettivo, con lo scopo di apparire sulla copertina della rivista… prima dell’estinzione.
“Fracas” di Remi Rappe – 6′, Francia, 2019
Nelle remote Isole della Salvezza, un gruppo di scimmie e un pavone vivono una misteriosa epopea. La magnifica bellezza della natura sta lentamente cancellando le vestigia di questo luogo della memoria, noto per avere ospitato una delle colonie penali più dure della Guyana francese.
“Haulout” di Evgenia Arbugaeva & Maxim Arbugaev – 24′, Regno Unito, 2022
Sulle coste settentrionali della Siberia orientale, oltre il circolo polare artico, in una capanna fragile e sperduta, esposta al vento che soffia incessante, un uomo scruta l’orizzonte in attesa di qualcosa. Si tratta del biologo marino Maxim Chaliev, il quale, come ogni autunno da ormai dieci anni, studia in quella zona le migrazioni dei trichechi, sempre più vulnerabili allo scioglimento dei ghiacci. Un
inatteso e sconcertante resoconto sulle conseguenze incalzanti del riscaldamento globale nell’Artico e, al contempo, un omaggio all’ostinata dedizione degli scienziati che vi lavorano.
Ingresso: 5 euro – 4 euro con tessera AIACE
Ingresso riservato a socə ARCIPuoi prenotare la tua tessera:
– scaricando l’app al seguente link: APP ARCI TORINO
– online da computer al seguente link: PORTALE ARCI
– oppure puoi farla direttamente in cassa la sera dello spettacolo